mercoledì 24 giugno 2015

Signoraggio

 

Il Signoraggio (letteralmente «aggio del signore», di derivazione medioevale) è l'insieme dei redditi del governo derivanti dall'emissione di moneta.

Il premio Nobel Paul R. Krugman, nel testo di economia internazionale scritto con Maurice Obstfeld, lo definisce come il flusso di «risorse reali che un governo guadagna quando stampa moneta che spende in beni e servizi».

Il termine è un prestito linguistico dal provenzale senhoratge, che è un derivato di seigneur (corrispondente all'italiano signore). Nel Medioevo, infatti, i signori feudali di tutta Europa cercarono di rendersi indipendenti dai sovrani attribuendosi il diritto di battere moneta e la titolarità dei relativi redditi.

Per altre informazioni seguite questo link:

http://ilsignoraggio.blogspot.it/

Le teorie del complotto sul signoraggio (talvolta dette signoraggismo) comprendono una serie di teorizzazioni in cui si sostiene che l'emissione e di gestione della moneta da parte di soggetti privati e non istituzionali (quali le banche centrali statali) sarebbero svolte, in realtà, a danno dei cittadini e in favore di una trama di vari poteri occulti a cui farebbe capo l'intera macchinazione.
Tali teorie mescolano sovente problemi ed elementi disparati ed eterogenei, come la ripartizione del reddito da signoraggio con l'emissione di moneta per finanziare il deficit statale. Diffuse attraverso libri, blog e siti web, queste ricostruzioni sono per lo più propugnate da soggetti che non sono né economisti né esperti; poiché, inoltre, non hanno trovato conferma in nessun manuale divulgativo o specialistico, vengono spesso definite bufale.

 

Secondo i sostenitori di tali teorie, le banche private otterrebbero il reddito da signoraggio, grazie alla differenza tra valore nominale della moneta emessa e il costo sostenuto per la stampa (quest'ultimo, quindi, di entità trascurabile rispetto al primo). Tale affermazione costituisce uno degli assunti principali comuni a tali teorie: si tratterebbe tuttavia di un argomento fallace dal momento che, in realtà, il reddito da emissione di moneta viene prodotto in modo diverso e non ha alcuna attinenza, né per meccanismo di produzione né per entità, con la definizione sottesa da tale affermazione, senza contare, inoltre, la necessità di distinguere, in tale processo, tra moneta metallica e cartamoneta.
Tale ricchezza verrebbe poi spartita, a tutto svantaggio dei cittadini, tra banchieri e presunti poteri occulti che dominerebbero tale sistema.
In realtà, il reddito da signoraggio percepito dalle banche centrali può essere definito come il flusso di interessi generato dalle attività detenute in contropartita delle banconote in circolazione, con un'incidenza, pertanto, ben più bassa rispetto a quanto sostenuto dalle tesi complottiste (differenza tra valore facciale della moneta e costi per la coniazione o la stampa).




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