giovedì 16 aprile 2015

Softair puoi provarlo solo con i Go Devils

 

Il softair è una disciplina simulativa nata in Giappone alla metà degli anni ottanta e poi rapidamente diffusasi in tutto il mondo, specie in Europa con l’Italia davanti a tutti.
In quegli anni i giocatori italiani dovettero scontrarsi con i pregiudizi e l’avversione dell’opinione pubblica la quale spesso tendeva a far coincidere le associazioni di softgunners con gruppi paramilitari. Grazie all’opera graduale e paziente di molti “pionieri” i rapporti con i media e soprattutto con le istituzioni e le forze dell’ordine migliorano sensibilmente, consentendo a tutti di vivere questa esperienza in modo più responsabile e sereno.


I gruppi estemporanei cominciarono a costituirsi in “associazioni sportive” dandosi le responsabilità di gestione e organizzazione previste dalla legge.

(In Puglia, il primo club si formò a Gioia del Colle con il nome di Wild Nature che purtroppo non esiste più, ma da esso ne sono nati tanti altri e oggi se ne contano più di trenta in tutta la regione.)


Gli incontri-scontri di gioco tra club cominciarono a diventare più assidui e complessi e ciò fece nascere l’esigenza di stabilire forme di coordinamento dell’attività delle varie associazioni, dando luogo a varie forme di cooperazione in parte istituzionalizzate, alla creazione di circuiti e campionati nazionali.


(Oggi giorno esistono due entità “madri” nel softair molto diverse tra loro. L’ASNWG è un’associazione di associazioni che da tanti anni si prodiga nello sviluppo di questo sport . Lo CSEN, invece, è l’ente di promozione sportiva più grande in Italia ed è l’unico vero organo riconosciuto dal CONI che in questo momento cerca di dare una forma concreta a questo gioco.)

L’aumento esponenziale del numero di giocatori e delle associazioni, dovuto in gran parte al lavoro fatto negli anni precedenti e alla disponibilità dei materiali, ha però moltiplicato proporzionalmente le filosofie di approccio al gioco.
I tentativi di creare regolamenti omogenei sono falliti a causa delle rigidezze intrinseche che non consentivano l’esplorazione di nuovi modi di gioco. I gruppi e i giocatori della “prima generazione” hanno sentito l’esigenza di superare la semplice schermaglia avvicinandosi e sviluppando modalità più complesse e simulative. La quantità e la qualità delle attrezzature, oramai indistinguibile da quelle dei reparti “veri”, hanno spostato troppo l’attenzione dei neofiti sull’aspetto collezionistico piuttosto che su quello sportivo.

Nella situazione attuale credo sia impossibile oltre che sbagliato pretendere di costringere tutti a giocare nello stesso modo, tuttavia credo che sia altrettanto necessario ricondurre il softair su un binario più tecnico e sportivo in ciascuna delle sue specialità, analogamente a quanto avviene per qualsiasi altro sport.
La peculiarità del softair consiste nell’essere contiguo ad aspetti e argomenti di derivazione militare. Questo ha costituito, sin dagli esordi, il suo pregio ed il suo svantaggio.

Credo fermamente che si debba cominciare a pensare al softair come “arte marziale”, ossia un complesso di tecniche, convenzioni, attrezzi ma soprattutto codici comportamentali reciproci e atteggiamenti mentali finalizzati al raggiungimento della “sconfitta simulata” dell’avversario. L’obiettivo dell’arte marziale non è abbattere l’avversario in qualsiasi modo (lo è della guerra) quanto piuttosto quello di sconfiggerlo attraverso la perfezione del gesto tecnico-atletico.
Questa “perfezione del gesto” è ciò che pervicacemente e disciplinatamente è ricercata da tutti i reparti operativi, specie quelli speciali, mediante ore di snervante allenamento e ripetizione delle procedure delle tecniche operative.
Il softair è anche e soprattutto un gioco, lo scopo è compiere un’esperienza divertente e appagante. Perché possa esserlo per tutti, è necessario che ciascuno trovi gradualmente la sua “via”.
Capok (Zoccolo Duro).

 
Io sono un Go Devils !!!

Il nostro motto “To The Utmost Extent Of Our Power” è sinonimo di “massimo impegno su tutti i fronti”, ciò significa che nulla è lasciato al caso, dall’organizzazione delle semplici domeniche di gioco alla preparazione di gare ed eventi.

Non siamo militari e non vogliamo esserlo, non esistono gradi, non esiste la gerarchia ma esistono il Rispetto, l'Onestà e l'Amicizia.

Se vuoi provare veramente il Softair...puoi solo farlo con i Go Devils !!!



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"Giuliano Kremmerz" - L'Uomo

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