lunedì 19 marzo 2012

Riflessioni di Che Guevara


O siamo capaci di sconfiggere le idee contrarie con la discussione, o dobbiamo lasciarle esprimere. Non è possibile sconfiggere le idee con la forza, perché questo blocca il libero sviluppo dell'intelligenza.

Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.

E' sempre invincibile un popolo che abbia chiara coscienza delle proprie forze e in mano le armi per difendersi; restando uniti al governo, questa è la nostra lezione più grande da dare al mondo.

La rivoluzione non è altro che la liberatrice della capacità individuali dell'uomo.

Ogni vero uomo deve sentire sulla propria guancia lo schiaffo dato a qualunque altro uomo.

Contro l'Imperialismo sempre!!! L'imperialismo non può mutare è per sua natura aggressivo, anarchico, contraddittorio e perfino incoerente. Ma deve cercare nuove vie per trovare il modo di sopravvivere. Sta provando tutte le manovre, mentre cammina sull'orlo di una guerra mondiale, che segnerà la sua definitiva scomparsa.

Se ci aggrediranno, dovremo difenderci; se le bombe nemiche distruggeranno ciò che ci appartiene, certamente dopo la vittoria lo ricostruiremo!

Il proletario non ha sesso; E' l'insieme di tutti gli uomini e di tutte le donne che, in ogni posto di lavoro del Paese, lottano coerentemente per ottenere un fine comune.

Abbiamo imparato con la rivoluzione, che quando in Cile, Argentina, Cuba, Vietnam, in qualsiasi altro Paese del Mondo, vi è un uomo oppresso o ferito, in quel momento è intaccata la nostra dignità.

Bisogna essere duri senza dimenticare la tenerezza.

I giovani sono il materiale essenziale della nostra opera, e in essi riponiamo le nostre bandiere, perchè sono loro che un giorno riceveranno le nostre bandiere bucherellate.

Sono Cubano e sono anche Argentino. Sono patriota dell'America Latina, di qualsiasi paese dell'America Latina, nel modo più assoluto, e qualora fosse necessario sarei disposto a dare la mia vita per la liberazione di qualsiasi paese Latino-Americano, senza chiedere niente a nessuno, senza approfittare di nessuno.

Nessuna persona nell'intero mondo può sentirsi libera se c'è una sola persona in catene.

Non siamo i depositari della verità, nè di tutta la sapienza del mondo, e dobbiamo imparare giorno per giorno, e nel momento in cui smetteremo di apprendere, o crederemo di sapere tutto, o avremo perso la capacità di capire il popolo e la sua gioventù, quello è il momento in cui avremo smesso di essere dei rivoluzionari.

Vale milioni di volte di più la vita di un solo essere umano che tutte le proprietà dell'uomo più ricco della terra

Se io muoio, non piangere per me: fai quello che facevo io e continuerò a vivere in te.

Non permetto che si semini la divisione, perché i fratelli che litigano - diceva Martìn Fierro - sono facile preda dei nemici". E l'impero conosce bene questa massima popolare, che il poeta ha semplicemente trascritto; l'impero sa che bisogna dividere per vincere.

La durezza di questi tempi non ci deve far perdere la tenerezza dei nostri cuori.

Non ci si deve limitare a interpretare la natura, occorre trasformarla; l'uomo cessa così di essere schiavo e strumento del mezzo e diventa architetto del proprio destino.

Sono in grado di sentire dentro di me le sofferenze di qualsiasi popolo americano, anzi, di qualsiasi popolo del mondo.

Ricordatevi, comunque, che la rivoluzione è la cosa più importante e che ognuno di noi, da solo, non vale niente. Soprattutto siate sempre capaci di sentire nel più profondo di voi stessi qualsiasi ingiustizia commessa contro qualsiasi persona, in qualsiasi parte del mondo.

Potrebbe accadere che in alcuni di questi giorni ci sia dato lasciare il nostro ultimo respiro, su qualsiasi terra di questa nostra America, tanto nostra perché innaffiata col nostro sangue. Cosa contano i pericoli e i sacrifici di un uomo o di un popolo, quando è in gioco il destino dell'intera umanità?

Vi chiedo di essere essenzialmente umani, ma così umani da avvicinarvi al meglio di ciò che è umano, purificare il meglio dell'uomo attraverso il lavoro, lo studio, l'esercizio della solidarietà continua con il popolo e con tutti i popoli del mondo".

Mira sempre alla vittoria! (Hasta la victoria siempre!)

Le battaglie non si perdono, si vincono sempre.

Fino a quando il colore della pelle non sarà considerato come il colore degli occhi noi continueremo a lottare.

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

Ogni nostra azione è un grido di guerra contro l'imperialismo, è un appello vibrante all'unità dei popoli contro il grande nemico dei popoli: gli Stati Uniti d'America. In qualunque luogo ci sorprenda la morte, che sia la benvenuta, purché il nostro grido di guerra giunga a un orecchio ricettivo, e purché un'altra mano si tenda per impugnare le nostre armi e altri uomini si apprestino a intonare canti di morte con il crepitio delle mitragliatrici e nuove grida di guerra e di vittoria.

L'odio come fattore di lotta, l'odio intransigente per il nemico, che spinge l'essere umano oltre i limiti naturali e lo trasforma in un'efficace, violenta, selettiva e fredda macchina per uccidere. I nostri soldati devono essere così; un popolo senza odio non può trionfare su un nemico brutale.

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