sabato 2 aprile 2011

Lunazione Aprile 2011


Lunazioni di aprile Mese di Aprile 2011
Costellazioni di Ariete e Toro. Decani : Mercurio e Luna di Ariete. Luna, Saturno e Giove di Toro.
Fase del Novilunio: 3 Aprile –ore 15,32. Aggiungere 1 ora.
Questa luna è l’ultima delle 8 Osiridee e la terza del Ciclo felice. Si chiamava Diulu (?); dalla assonanza questo nome pare caldeo. La luna Diulu è come le due precedenti, in più ha una influenza ben netta (l’Anonimo dice specificata) sui polmoni e i reni. Ha sette giorni faustissimi: il 5°, 6°, 9°, 11°, 14°, 21°, 23°. Non ha giorni nefasti né negativi.

Primo ciclo Puntata ex 203
Dice l’Anonimo che quelli che sono ammalati delle vie respiratorie, dalla laringe ai bronchi e ai polmoni, devono sperare guarigione dai profumi perché “l’aria che si respira è odorosa di certi odori che portano la quintessenza dei medicamenti che nel petto non possono arrivare come sostanzia e rimedio e che mangiati prendono la via dello stomaco e non quella dei polmoni che non sopporterebbe contatto duro e pesante per delicatezza del tissuto di cui la mano di Dio li ha dotati et costrutti”. Egli fa allora la lista delle piante e delle droghe che giovano e sanano le piaghe vecchie dei polmoni e dei bronchi o ne determinano la decongestione, e l’irritazione per conseguenza si calma. Prima di tutto indica la Canfora. L’Anonimo suggerirebbe come migliore l’aspirazione dei vapori della pianta da cui si estrae la canfora che si vende nelle farmacie. (Laurus camphora, camphora officinarum, Cinnamomum camphora). Ma questa pianta, malgrado tentativi di acclimatazione, non si trova in Europa. Allora bruciare la canfora e farne aspirare i vapori? Lasciarla evaporare in ambiente chiuso con alcool saturizzato? Riempirne di raschiatura un tubo fatto di piuma di uccello e poi messo tra le labbra, come una sigaretta e aspirata ? Succedanei alla canfora, una miscela di legno di lauro comune, di legno e di gomme di pino, di pochissima cannella e canfora bruciate assieme lentamente nella camera dove l’ammalato riposa. L’Anonimo consiglia una miscela dei precedenti ingredienti col fiore di Papavero, s’intende il Papavero rosso dei nostri campi, e meglio di tutto il bottone del fiore non ancora aperto del Papaver somniferum, o una testa di Papavero addirittura. Riporto quanto il manoscritto dice, ma non spiego in che modo il fumo di Papavero influisca nella cura. In secondo luogo egli mette l’aria fredda. Questa idea coincide con la moderna cura della tubercolosi nelle alte montagne? Ma più di tutto l’Anonimo è di parere che dove non si possa procurare la aspirazione dell’aria fredda, giovano le bevande fredde e ghiacciate che diminuendo il calore del corpo e del petto rinfrescano tutta la scatola dove il Supremo ha messo i polmoni dell’uomo e dell’animale. In quanto alle infermità renali egli suggerisce esteriormente per frizioni o per cataplasma: l’olio di oliva puro oppure la polpa delle ulive verdi, non ancora mature, ben pestate e applicate come cataplasma sui reni. Poi lo zolfo impastato con olio di olive. Poi lo zafferano nell’olio di mandorle dolci. Poi le mandorle pestate bene, messe in garza e applicate sui reni. Tutti rimedii esterni. Per evitare le coliche renali, il deposito di renelle, i calcoli renali per tutta la vita, l’Anonimo suggerisce di preparare in questa luna, prima del plenilunio, una tintura per macerazione alcolica con la polpa o i peduncoli (anche secchi) delle ciliegie. La polpa delle prugne non mature, le foglie di rosa o meglio i bottoni di rose, radici di prezzemolo da cucina, canape comune (i grani) e canfora. Il tutto in parti eguali. Prenderne 5 gocce ogni mattina dal primo giorno del primo quarto di luna alla mattina precedente il novilunio, in tutti i mesi dell’anno. Dice l’Anonimo (la gratuita affermazione è sua) che questa pratica evita assolutamente la formazione dei calcoli renali e il deposito della renella nei rognoni.

Secondo ciclo Puntata ex 199
Profumo : Mastice in lagrime. Pietra : La granata. Colore : Il verde giallognolo. Cibi: Come nella luna che s’iniziò al 17 Luglio 1928. (ndr: vedi puntata ex 191).

Terzo ciclo Puntata ex 125
Per metter pace per sempre tra sposi che non vanno d’accordo, al 12° giorno di questa luna prendi un ramoscello di lauro novellino, e all’ora che spunta la luna scriverai sulle due foglie estreme il nome dei due sposi, e di notte quando persona alcuna ti può vedere, recati alla porta della casa della discordia e strappa ad una ad una le foglie del ramoscello, dicendo prima il nome della donna e poi quello dell’uomo –s’intende che ad ogni foglia si pronunziano i due nomi –e quando si è arrivati all’apice si conservano sullo stelo le due foglie su cui i nomi sono scritti e lo stelo si conficca nella terra. E la pace durerà fino alla morte.

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